Conigli, tutti i segreti per curarli al meglio

Da Mondo Carota Erica Masetti ci svela i consigli più importanti per una gestione corretta e attenta...
«Il coniglio è un erbivoro stretto, occorre quindi tapparsi le orecchie di fronte ai contadini che lo raccontano ghiotto di pane (una volta si faceva così per ingrassare la bestiola destinata alla padella). La dieta quotidiana dei conigli è costituita principalmente da erba e fieno che deve essere disponibile tutto il giorno, integrata da una quantità di verdura cruda che non superi il 20% del loro peso, e qualche pezzetto di frutta come premio. Passiamo alle malattie nel secondo consiglio. Come tutti gli animali anche il coniglio si ammala, ebbene sì. E la prevenzione è fondamentale per evitare il peggio: occorre quindi, non appena si acquista o si adotta, portarlo immediatamente da un veterinario esperto in animali esotici. In clinica gli verranno fatte tutte le analisi per accertarsi della sua salute, e verrà spiegata l'importanza della sterilizzazione come prevenzione da tumori all'apparato riproduttivo, e come sistema di rilassamento degli ormoni, naturalmente iperattivi.

Terzo: gli affetti. Il coniglio è un ottimo animale domestico, si affeziona tanto alla sua famiglia e vive la casa proprio come gatti e cani. La gabbia va quindi bandita, al massimo tenuta aperta come lettiera per i bisogni. Ciò presuppone qualche piccolo accorgimento che renda la casa a prova di coniglio: nascondere i cavi della corrente, proteggere divani e letti non permettendo all'animale di abituarsi a salirci, togliere le piante ornamentali potenzialmente tossiche, allestire una rete a protezione di balconi e terrazzi contro cadute disastrose. Solo così sarà possibile godersi davvero le caratteristiche di un coniglio, altrimenti frustrato, annoiato e arrabbiato dentro la gabbietta. Lasciamolo libero anche di notte, orario in cui l'animale adora giocare!

Quarto: le vaccinazioni. Vaccinare il coniglio è un'altra prevenzione necessaria ad evitarne la morte precoce. Un coniglio vaccinato contro la Mixomatosi e la MEV (Malattia Emorragica Virale) è un animale che potenzialmente può vivere oltre i 10 anni. I vaccini sono annuali o semestrali, a discrezione del veterinario e del proprietario; si consiglia di farli in primavera, prima dell'invasione degli insetti. E infine il quinto suggerimento richiede la sensibilità del padrone! Una delle cause principali di morte dei conigli domestici è la trascuratezza. I conigli in natura sono prede, e in quanto tali nascondono ogni segno di dolore. Quando iniziano a vedersi segnali come inappetenza, svogliatezza, assenza di feci per oltre mezza giornata occorre subito allarmarsi, e portare l'animale dal veterinario (mi raccomando: sempre esperto in animali esotici). Il problema potrebbe già essere in stadio avanzato, e la vita del piccolo a rischio. Mai sottovalutare quindi anche i più piccoli cambiamenti d'umore: imparare a conoscere il proprio animale può salvargli la vita».