Cani resi dopo la pandemia, i numeri

Cani adottati che vengono restituiti...

Numeri da brivido dopo la pandemia. Le statistiche degli ultimi due anni avevano registrato un boom di adozioni di cani ma, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, finito il lockdown, oltre 117 mila proprietari hanno cambiato idea restituendo l’animale al canile o affidandolo ad un’altra famiglia. Le ragioni principali per cui i proprietari hanno rinunciato alla compagnia del cane adottato durante la pandemia sono che con la fine dei lockdown si sono resi conto che l’animale era troppo complesso da gestire (63%) o causava danni materiali (37%).

Un fenomeno da fermare

Secondo l’ultimo rapporto della Lav (Lega Anti Vivisezione) e le stime dell’Associazione Gaia Animali & Ambiente, attiva su tutto il territorio nazionale, ogni anno in Italia vengono abbandonati una media di 80mila gatti e 50mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire di stenti, per incidenti stradali o a causa di maltrattamenti. Per avere un’idea più chiara del fenomeno basti pensare che si stimano 32,5 mila abbandoni in tre mesi, ovvero circa 11 mila al mese, 356 al giorno, 15 ogni ora, uno ogni 4 minuti circa e il Sud Italia, purtroppo, si conferma fanalino di coda nelle politiche di prevenzione.

Randagismo, canili e lager

Dall’abbandono al canile, il passo è breve. Nonostante i dati del rapporto Lav sul randagismo individuino un miglioramento rispetto agli anni passati, portando almeno il Settentrione sulla strada dei paesi del Nord Europa (dove il randagismo è quasi debellato) i cani denutriti, malati, chiusi a vita in gabbie miserabili sono ancora moltissimi, soprattutto al Sud. Tra gli illeciti più frequenti si registrano box sovraffollati, scarsità di cibo e acqua, strutture fatiscenti o carenze igienico-sanitarie. Si parla anche di maltrattamenti, elevata mortalità dei cani e di soppressioni mascherate dalle Asl. O, ancora, di reati contro l’ambiente e la pubblica amministrazione, distrazioni e truffe. Secondo il presidente dell’Associazione Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer, tra le cause ci sono le cifre dell’abbandono e l’incuria di molte amministrazioni comunali.