Gatti da soli? Attenzione alla noia!

Uno dei più vecchi cliché sfatato da un big del comportamento felino.
Daniel Filion, studioso di etologia felina, nel libro Il mio gatto dallo psicologo, ribalta uno dei più antichi luoghi comuni sui gatti: «Il gatto non ha la nozione del tempo: un'ora o cinque ore sono la stessa cosa. Nel suo mondo gli eventi si succedono seguendo il suo ritmo circadiano o, se preferite, il suo orologio biologico. Per lui, il tempo che separa due eventi ha poca importanza. In conclusione, per il gatto tra la vostra partenza e il vostro rientro non passano sette ore, ma un certo numero di eventi. Questa sequenza include voi che vi alzate, che partite, il postino che passa e così di seguito fino al vostro ritorno. Piuttosto, un gatto può annoiarsi se non ha niente da fare. Se si ritrova in un ambiente poco stimolante, senza attività che lo occupino, può ingegnarsi molto ma non nel senso che vorremmo noi: srotolerà la carta igienica, mangerà le piante o masticherà i fili del telefono. È anche possibile che dorma tutto il giorno e abbia quindi molte energie la sera e la notte, attaccando le caviglie dei proprietari o miagolando per svegliarli affinché giochino con lui. Assicuratevi quindi di giocarci insieme almeno due volte al giorno, per 10 0 15 minuti, e di mettere a sua disposizione giochi e soluzioni alternative per mangiare. Ci sono in vendita ciotole e distributori di crocchette interattivi che richiedono un certo sforzo, come in natura. Piuttosto che impiegare 3 minuti per mangiare, ce ne metterà 30. Mettere un albero per gatti davanti alla finestra lo terrà occupato per ore perché dal suo trespolo potrà osservare gli uccelli. Lasciate accesa la radio, preferibilmente sintonizzata su una stazione in cui si parla e non di musica, perché alcuni strumenti possono dargli fastidio. Visto che i programmi, e quindi le voci degli animatori, sono gli stessi ogni giorno, questo aiuterà il gatto a crearsi una routine e a scandire la giornata».