Noi e il gatto, i segreti di un'amicizia perfetta

Creare un rapporto speciale è possibile...
Quanto ad amicizie e non solo, i mici hanno un bel caratterino. Più che una ricetta per dare vita all'amicizia perfetta, sono utili consigli per gestire al meglio le ralazioni tra gatti e tra gatti e noi. Arriva un nuovo micio o il micio appena arrivato è poco socievole? Lasciamogli i suoi spazi, non forziamo il contatto con lui ma facciamogli sentire costantemente la nostra presenza in casa, parlandogli e coinvolgendolo. Una buona idea può essere dargli una compagnia felina “tollerante” in modo che, imitandola, superi qualche insicurezza. Può essere fondamentale dividere lo spazio dei “coinquilini” umani e felini in modo che tutti abbiano un luogo tranquillo (anche piccolo) in cui sentirsi a proprio agio. Il micio creerà un “mondo di odori” tutto suo. Odori che poi, attraverso lo scambio di copertine e oggetti, verranno mischiati a quelli degli altri componenti della famiglia. Successivamente, sarà importante lavorare sulla vista: mostrare al gatto che il mondo con cui lui deve convivere non è ostile. Infine, non per importanza, creare degli spazi verticali per i gatti in modo che, pur restando confinati nell’ambiente domestico, le prospettive, le possibilità di movimento e la fantasia moltiplichino il loro potenziale avvicinando il modello “casalingo” a quello “nature”.

Vediamo, parola per parola, che cosa ci vogliono dire:

MIAGOLIO LAGNOSO: si perde o è confuso, bisognoso di attenzione immediata, molto affamato.

CHIACCHIERICCIO: fa vibrare i denti e muove le mascelle rapidamente con un suono che sembra un chiacchiericcio, quando vede una preda ma non è in grado di afferrarla (ad esempio, la finestra è chiusa o la preda è lontana).

BRONTOLIO: è un suono basso, prolungato, rabbioso.

MIAGOLIO: è il modo di "parlare" del gatto. Miagola per salutare gli amici e altri animali che conosce, magari si lamenta o chiede qualcosa.

MORMORIO: somiglia alle fusa, ma non è prolungato. Il gatto spesso mormora per salutare il suo padrone, oppure quando vuole mangiare o ricevere attenzioni. A volte è un ringraziamento.

FUSA: è un ronzio sommesso, ritmico, prolungato. Di solito il gatto lo emette quando è felice e contento, o in specifiche situazioni. A volte, tuttavia, fa le fusa se non si sente bene o ha dolori. In quest'ultimo caso indica bisogno di aiuto.

SOFFIO: segno di rabbia, lotta o ha forti dolori. 

Come rispondergli?
Avendo un udito molto sviluppato, il gatto individua la differenza tra i diversi toni di voce. Se vogliamo mostrargli affetto, parliamogli con sussurri morbidi e sommessi e lui capirà subito. Se siamo arrabbiati e vogliamo che smetta di fare qualcosa, un richiamo aspro non mancherà di attirare la sua attenzione. Risponde in modo positivo anche al tono normale di conversazione e un gatto che ci vuole bene gradisce che si conversi continuamente con lui. «Vado nell'altra stanza», oppure «Adesso mi siedo e guardo un po' di televisione, vieni con me?», e cosi via. Presto conoscerà la nostra voce e imparerà a capire il nostro umore e i nostri desideri.