La memoria dei gatti

I gatti ricordano? E come? Scopriamolo!

Nuove testimonianze provenienti dall'università dell'Illinois indicano che le memorie nel gatto non vengono immagazzinate passivamente nel cervello, ma piuttosto si sviluppano come parte di una risposta attiva a un impulso che produce nel cervello alcuni cambiamenti fisici. Questo potrebbe essere il motivo per cui alcuni comportamenti acquisiti come l'utilizzo di uno di quegli sportelli presenti in alcune porte per consentire ai gatti d'entrare autonomamente, le gattaiole per intenderci, non vengono mai dimenticati, anche se può capitare che un gatto lo utilizzi da piccolo e poi non abbia più l'opportunità di usarne. In ogni caso il cervello del gatto ha la capacità di classificare tutte le informazioni che riceve; d'ignorare quello che non lo interessa e di conservare il resto. Se l'informazione è nuova, finisce nel sistema di memoria a breve termine. Esiste poi un limite alla quantità d'informazioni che può tenere e al tempo durante il quale possono essere conservate. Se si tratta di un'informazione importante, allora può essere convogliata nella memoria a lungo termine, ma di solito dev'essere elaborata.

L'assegnazione di un premio è un modo efficace per trasportare un elemento dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine
. Tuttavia non tutti i frammenti di memoria a lungo termine hanno uguale valore. Esistono fattori che influenzano l'assorbimento di nuovi elementi da memorizzare, e altri fattori che influenzano il loro recupero. Secondo Hans Eysenck, le persone estroverse, impulsive ed espansive, hanno più difficoltà degli altri a costruire bagagli di ricordi a lungo termine. Gli studi mostrano certamente che gli estroversi tendono a confondere le cose con più frequenza degli altri, dimenticano più spesso gli appuntamenti, sono spesso in ritardo e cercano di fare troppe cose contemporaneamente. Esattamente come nei gatti: è necessario concentrarsi per la creazione di una memoria a lungo termine, e questo è plausibilmente uno dei motivi per cui alcuni gatti imparano molto meglio di altri. Anche vecchiaia e ansia condizionano la capacità di apprendimento.