Malattie infettive trasmesse all'uomo dagli animali selvatici

Dopo il Covid gli studi proseguono senza sosta.
C'è anche la sede scientifica di Caramanico Terme, comune della provincia di Pescara, tra quelle che ospiterà il master di secondo livello “Medicina della conservazione e gestione sanitaria della fauna selvatica” organizzato dalla facoltà di medicina dell'università di Teramo, il Wildlife research center del Parco nazionale della Maiella.

Un master unico in Italia che si svolgerà in diverse aree del territorio grazie alla collaborazione con la società italiana di ecopatologia della fauna selvatica (Sief) e che prende le mosse da un tema di grandissima attualità: quella della relazione, in termini di salute, tra l'uomo e gli animali selvatici.

Il covid ci ha messi per la prima volta di fronte a temi epidemiologici prima sconosciuti ai più ed è proprio partendo da questa nuova necessaria visione che prende il via il master che vede la partecipazione di 30 medici veterinari, liberi professionisti, funzioni di enti pubblici impegnai nella gestione della fauna, dirigenti di aziende sanitarie locali e ricercatori provenienti da tutta Italia.

Un percorso importante partito proprio da Caramanico e che rappresenta un'esperienza formativa unica in Italia grazie alla condivisione di esperienze tra il Parco, l'università e realtà italiane ed europee impegnate sul tema della gestione sanitaria della fauna selvatica. L'approccio multidiscipinare potrà garantire comprensione della complessità delle dinamiche delle malattie nelle popolazioni.

“Abbiamo sentito spesso dire che oltre il 70 per cento dell'origine delle malattie infettive dell'uomo è di origine animale, perlopiù da animali selvatici ed è vero – spiegano gli organizzatori in una nota -, ma è altrettanto vero che tali malattie sono effetto di relazioni complesse tra uomini, animali domestici e selvatici e che trovano spiegazione quando riusciamo ad avarla nell'analisi di fattori quali densità di popolazione umana, diversità e abbondanza di animali selvatici e cambiamenti dell'ambiente messi in atto dall'uomo, primi fra tutti deforestazione, espansione di pratiche agricoltuali intensive, intensificazione della produzione zootecnica, commercio di animali”.

Grazie alla collaborazione tra l'ateneo teramano e Wildilife Research center del Parco della Maiella questi temi sono al centro di linee di ricerca scientifica che in Abruzzo si stanno sviluppando anche grazie alla particolarità geografica e alla ricchezza di aree protette della regione.