Proposta alla Camera, pet nello stato di famiglia

Sarebbe una svolta epocale. Ecco di che cosa si tratta.
Animali domestici nello stato di famiglia: è la proposta di legge a firma dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia), sull’iscrizione all’anagrafe degli animali domestici. La proposta, dal titolo “Disposizioni concernenti l’indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni anagrafiche”, è stata presentata a inizio legislatura, lo scorso 23 marzo 2018.  Da questa settimana, a partire da mercoledì, comincia l’esame in commissione Giustizia. Il primo articolo del testo prevede che della famiglia anagrafica possono fare parte gli animali registrati alle anagrafi territoriali degli animali di affezione o da compagnia. Il secondo prevede che i dati riferiti alla popolazione di animali d’affezione vengano inseriti nella famiglia anagrafica all’interno del censimento Istat. Nella relazione introduttiva alla proposta di legge, la deputata di Forza Italia, da sempre convinta ambientalista, sottolinea che stando al Eurispes 2018, circa tre italiani su 10 (32,4 per cento) convivono con un animale domestico. Si tratta nella maggior parte dei casi di cani (63,3 per cento) e gatti (38,7 per cento). Ancora, l’indagine mette in luce l’abitudine diffusa (53,5 per cento del campione) di dormire con il proprio pet e il fatto che la stessa quota di intervistati sacrifica una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del suo amico animale (passeggiate, gioco, attività all’aperto eccetera). Il 46,2 per cento di chi ha un animale domestico rinuncia in alcune occasioni a uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo.