Salvata iguana abbandonata in città

Una storia incredibile e l'appello di Enpa...
Mentre martedì stava eseguendo il suo sopralluogo periodico per la verifica della stabilità degli alberi presenti alla “Montagnetta di San Siro”, Giuseppe, questo è il nome del “tecnico valutatore”, ha visto un’iguana verde a terra di fianco ad una pianta, praticamente immobile e riversa su un fianco. “Avendo già avuto in passato un pitone, ho capito subito che se il rettile fosse rimasto lì sarebbe sicuramente morto” ha dichiarato Giuseppe “per questo motivo, per prima cosa l’ho presa e messa al riparo e, nel frattempo, ho chiamato ENPA Milano per chiedere un vostro intervento in soccorso dell’animale”. Una volta sul posto gli operatori dell’associazione hanno preso in custodia l’animale e lo hanno posizionato su un tappetino riscaldante per fornire subito calore all’iguana. Trasferita in sede, l’iguana ha iniziato a riprendere vitalità e a muoversi. Soltanto a distanza di 2 giorni dal ritrovamento ha iniziato anche a mangiare, segno che la sua condizione fisica finalmente è tornata ad essere normale. “Lasciare un animale a sangue freddo all’aperto in questo periodo con queste temperature, significa condannarlo a morire” ha dichiarato Ermanno Giudici presidente ENPA Milano. “E se non fosse stato per la sensibilità di Giuseppe e per il nostro tempestivo intervento, sarebbe morta. Possiamo ipotizzare che possa essere scappata accidentalmente dalla sua teca: se così fosse ci auguriamo che il suo proprietario possa vedere questo appello e riconoscerla dalle foto, mettendosi in contatto con noi". Ma potrebbe anche non essere stata una casualità e in questo caso l’animale sarebbe stato abbandonato: ci rivolgiamo pertanto a tutti coloro che possano essere stati testimoni di questo fatto e li invitiamo a contattarci.

In entrambe i casi il numero per mettersi in contatto con ENPA è: 029706421.

Come sempre in questi casi ci preme anche lanciare il consueto appello: non acquistate mai animali, soprattutto selvatici e non domestici. Questo ennesimo ritrovamento porta ancora una volta alla luce la difficoltà di gestione di questi animali: nonostante sia previsto per legge non esistono sul nostro territorio strutture in grado di ospitarli ma soltanto la nostra associazione è in grado di intervenire. Un argomento sul quale da tempo ci battiamo, in particolare con il Comune e la Città Metropolitana di Milano, cercando di sottoporre questa questione alle Istituzioni. Che al momento restano, purtroppo, sorde”.