Taiwan: stop al commercio di carne di cane e gatto

Ora serve contrastare il mercato nero
Il Taiwan vieta il consumo di carne di cane e gatto. Si tratta del primo Paese dell'Asia orientale che si adatta alle normative occidentali. Comprarla o mangiarla può essere condannato a una multa che può raggiungere i 7.700 euro circa. Non è tutto oro quello che luccica, però: il problema principale in questi Paesi è il mercato nero. Ma anche per questo il governo sta cercando di mettere una pezza: sono state raddoppiate le pene, e ora chi causa volontariamente del male a un cane o a un gatto può essere condannato a un massimo di due anni di prigione e a più di 60 mila euro di multa.
 
Qualche datopreoccupante
Secondo i dati raccolti da Humane Society International si stima che in Asia vengano uccisi ogni anno 30 milioni di cani, nonostante non vengano mangiati regolarmente dalle famiglie. L'Animal Welfare Institute, invece, un'organizzazione non profit americana, calcola che in Corea del Sud ne vengono ancora uccisi due milioni all'anno. Tuttavia, soprattutto in vista delle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, animalisti e governo si stanno muovendo per riformare la legge anche qui. 
 
Una tradizione dura a morire
Da secoli nei Paesi dell'Asia orientale la carne è considerata un cibo nobile e pregiato e nonostante le tantissime lotte animaliste è ancora legale commerciarla in Cina, Corea del Sud e Filippine. A Yulin, nel sud della Cina, si tiene addirittura un festival di dieci giorni proprio dedicato alla carne di cane con un mercato dai numeri scottanti: in dieci giorni, si calcola, vengono uccisi e mangiati almeno 10 mila cani.