Alla scoperta dell'Angora Turco

Una razza fuori dal comune: intelligente, bello, è il gatto per gattofili doc!
La bellezza e l’eleganza di questo gatto non sono mai state messe in discussione. La scioltezza e l’eleganza dei movimenti, unite alla pelliccia piumosa, leggerissima e sempre fluttuante, rendono questo gatto un vero gioiello del mondo felino. Talmente aggraziato e seducente da conquistare i cuori dei più scettici, è arrivato a essere considerato un micio “prezioso”. Fino a qualche tempo fa, però, era il carattere a costituire un piccolo problema. Era considerato, per alcuni tratti a ragione, un gatto nervoso, poco socievole e difficile da trattare. Fortunatamente oggi questi difetti sono stati del tutto superati e l’Angora Turco, dopo anni e anni di selezione, è socievole e giocherellone, anche se richiede una “mano” esperta che sappia educarlo, perché ha mantenuto una personalità forte e caparbia. Le caratteristiche sulle quali, in certi casi, serve lavorare sono il temperamento fumantino e una forte esigenza di libertà. Non farlo sentire frustrato, non innervosirlo o, peggio ancora, portarlo a forme di depressione può risultare difficile per i meno esperti e, in questo caso, sarebbe meglio affidarsi al parere di un comportamentista che possa aiutarci a capire come rendere la sua vita serena e interessante. Tuttavia, questo aspetto può essere considerato una qualità dai provetti gattofili che amano il carattere classicamente felino: selvaggio e indipendente.

Cenni di storia
L’Angora Turco, lo dice il nome stesso, è originario della Turchia, più precisamente pare provenga proprio dalla città di Angora, l’attuale Ankara, dalla quale prese il suo nome. Già nel Seicento sia un italiano, Pietro Della Valle, sia un francese, Peiresc, importarono in Europa un certo numero di questi gatti. Ebbero subito un enorme successo, dato che si trattava della prima razza a pelo lungo che gli europei vedevano; a quel tempo, infatti, i felini domestici avevano tutti il pelo corto o medio lungo; però, con il passare del tempo e con il susseguirsi di incroci casuali, persero le loro caratteristiche. La riscoperta dell’Angora risale agli anni Sessanta, quando alcuni allevatori americani riuscirono a ottenere il permesso dal governo turco per esportarne alcuni esemplari dagli zoo e portarli in America. Da questi gatti cominciò la razza poi definita “Angora Turco” per distinguerla dal “gatto d’Angora”, nome all’epoca erroneamente utilizzato per indicare qualunque soggetto a pelo lungo. Per la precisione, fu nel 1959 che i coniugi statunitensi Grant ottennero dal governo turco il permesso di prendere con sé una coppia di Angora. I loro nomi erano Yildiz, cioè Stella, e Yildizcik, Stellina, e fu da essi che nacquero i moderni gatti Angora Turco. Non è tutto. Per anni l’Angora è stato riconosciuto solo nella varietà bianca e solo in seguito si ottenne il riconoscimento graduale delle varie colorazioni che naturalmente si presentavano dall’accoppiamento di due gatti bianchi. Oggi, resta comunque il bianco il colore tipico.

L'intelligenza? Fuori dal comune
Come abbiamo già accennato, l’Angora Turco è un autentico felino che, pur accettando molto volentieri la compagnia dell’uomo, conserva un forte temperamento e un gran senso di libertà e indipendenza. È un gatto che sa cavarsela benissimo da solo in qualsiasi circostanza; inoltre è piuttosto allegro, vivace e curioso, cosa che lo spinge ad avere una costante sete di esperienze, una voglia incredibile di scoperta e di contatto con la natura. Poi ama giocare: non sa fermarsi quando si appassiona a un’impresa, che riguardi la caccia o vere sessioni di corse e salti. In poche parole, con lui non ci si annoia: è decisamente socievole, il suo carattere è stimolante e la sua curiosità quasi... umana!