Botti di fine anno, aiutiamoli

L'ansia e la paura possono essere sconfitte, vediamo come...
Nonostante il Covid i botti sono già cominciati. I nostri amici a quattro zampe sono dotati di un udito decisamente più raffinato rispetto a quello umano e, di conseguenza, rumori semplicemente elevati per l’uomo possono risultare del tutto insopportabili per gli animali. Vi sono, tuttavia, altri fattori da tenere in considerazione, questi ultimi in grado di spiegare perché alcuni esemplari siano più sensibili ai botti e altri, invece, quasi imperturbabili. Innanzitutto, la paura dei botti e dei rumori intensi e inspiegabili può avere una componente innata, forse di natura genetica. Per quanto cani e gatti siano ormai da millenni delle specie addomesticate, continuano a conservare alcuni elementi atavici, derivati dalla loro esistenza primitiva. Per questo motivo, un rumore improvviso ed elevato può indurre la classica reazione di fuga per la sopravvivenza: il cervello, stimolato dall’evento non preventivato, aumenta la produzione di alcuni ormoni che predispongono l’animale all’azione, affinché possa mettersi in salvo da un pericolo non completamente identificato. L’intensità della risposta, tuttavia, si modifica al variare dei livelli d’abitudine, dai fenomeni di sensibilizzazione e dalle esperienze nei primi anni di vita dell’animale. Quest’ultimo punto, in particolare, di recente è stato a lungo dibattuto dai ricercatori: sembra, infatti, che una madre ansiosa possa trasmettere la stessa ansia ai cuccioli, i quali ripeteranno per imitazione i comportamenti apprensivi. Allo stesso modo, la fobia può essere anche indotta: un cane o un gatto spaventati da piccoli da un rumore forte, quali uno sparo, potrebbero convivere con la stessa paura per tutto il corso della loro esistenza. Per contro, cani e gatti abituati a vivere in contesti rumorosi, quali in abitazioni affacciate su strade molto trafficate o nei pressi di complessi industriali, risulteranno maggiormente desensibilizzati dall’esposizione al frastuono.

Botti, animali a rischio stress
C’è chi ne ha sempre sofferto. Chi, invece, mai. Purtroppo, infatti, tra le migliaia di animali che ogni anno rischiano stress, problemi di salute o fughe improvvise, una forte percentuale è composta da bestiole che solitamente non hanno paura dei botti. Il fatto che il nostro amico non abbia mai manifestato fastidio o paura verso i fuochi d’artificio non significa che non possa, per la prima volta, spaventarsi. Ecco quindi qualche consiglio mirato su come prevenire una brutta avventura in questo delicato periodo dell’anno... I botti non vengono sparati solo il 31 dicembre ma anche nei giorni prima o dopo la notte di San Silvestro. Il pericolo, in poche parole, riguarda tutte le feste di Natale e Capodanno, fino all’Epifania. Anzi, i proprietari, nei giorni precedenti o successivi alla festa della fine dell’anno, sono meno attenti e meno preparati alle esplosioni improvvise, rischiando di più. Per questo motivo, durante questi giorni è importante tenere sotto stretto controllo il nostro micio, evitando di farlo uscire senza la nostra supervisione. Petardi lanciati vicino a lui o botti improvvisi possono spaventare anche i più. Non è tutto. Se nella nostra città è proibito sparare non significa che qualcuno non si divertirà a farlo. In molti comuni da qualche anno vige il divieto, ma spesso non viene rispettato poiché i controlli sono pochi o inesistenti. 

Botti, ecco come aiutarli
Per il 31 dicembre si consiglia di seguire alcune semplici regole per garantire la massima serenità all’animale domestico. Cani e gatti dovranno essere infatti tenuti in casa, affinché non fuggano spaventati dal rumore, possibilmente in una stanza poco esposta alla strada, con tapparelle e persiane chiuse e dotata di comfort (dai cibi ai giocattoli) per garantire un buon livello di relax e distrazione. Durante i botti, è meglio evitare di rafforzare la fobia degli animali con rassicurazioni continue, coccole eccessive e comportamenti apprensivi: il proprietario non dovrà dimostrare paura né eccesso d’attenzione, bensì supportare indirettamente il quadrupede agendo come nella più normale delle quotidianità. Per i cani, infine, si consiglia di effettuare una passeggiata serale prima dell’inizio dei festeggiamenti, affinché possa espletare le sue funzioni fisiologiche, per poi approfittare di un’altra uscita dopo un’ora dal termine dei botti. Il quadrupede dovrà rimanere sempre legato al guinzaglio, possibilmente corto, non solo per evitare la fuga, ma anche per controllarne le azioni: bisogna evitare, infatti, che il cane si avvicini o ingoi residui dei botti o, ancora, petardi inesplosi.