Due lupacchiotti e una storia da romanzo

Lei si chiama Cinderella ed è una lupacchiotta fortunata...
Cinderella è una giovane lupacchiotta salvata da una vita di stenti e sofferenze il cui destino è cambiato radicalmente. Ad adottarla e portarla via dal rifugio dov'era ospitata, il Baratieri di Arzago, ci ha pensato Günther VI, il cane più ricco del mondo che mercoledì è arrivato in paese per prelevare la sua "Cindy" e portarla con se nella villa con piscina dove vive, coccolato e viziato, in Toscana.

Cinderella, la lupacchiotta salvata adottata da Günther VI
Salvata da uno scantinato dove era stata relegata in mezzo all’immondizia, malnutrita e destinata ad una vita di stenti, in pochi mesi la vita di Cinderella è stata stravolta, e come nella favola di Cenerentola, ha trovato il suo principe azzurro arrivato ad Arzago a bordo di un suv "Audi" - con tanto di autista e due tate - per portare con se "Cindy" in Toscana, nella favolosa villa con piscina a Fauglia, in provincia di Pisa, dove vive coccolato come un principe vero. Stiamo raccontando la storia di una giovane cagnolina, un pastore tedesco, adottata dal canile rifugio dov’era custodita - il Rifugio Baratieri di Arzago, situato lungo la strada consortile alla Scortica - per conto delle associazioni "Gaia Animali & Ambiente" e "Diamoci La Zampa" guidate da Edgar Meyer, che l’ha salvata, dal cane più ricco del mondo (ha un patrimonio stimato di oltre 460 milioni di euro): si tratta di Günther VI, elegante pastore tedesco discendente della dinastia di Günther IV, il "nonno" che nel 1992, alla morte della sua proprietaria, la contessa tedesca Carlotta Von Liebenstein, diventò l’unico erede del suo patrimonio, che si aggirava allora intorno agli 80 milioni di dollari, attraverso il Günther Trust. Un "tesoro" gestito da una società, la Günther Corporation, lievitato nel corso degli anni sino a sfiorare il mezzo miliardo grazie a investimenti immobiliari in tutto il mondo. Tra questi l’acquisto nel 2000 della villa di Miami, appartenuta alla cantante Madonna, per 7,5 milioni di dollari e rivenduta un paio di anni fa per oltre 30 milioni.

L'incontro da favola al Rifugio Baratieri
L’incontro tra Günther VI e la sua Cindy non è stato al... gran ballo di corte, ma al Rifugio Baratieri dove mercoledì il pastore tedesco è arrivato, puntualissimo, alle 15.30 accompagnato dall’autista personale e dalla educatrice, istruttrice e tata personale Alice, mentre l’altra tata, Ginevra, si trovava già al rifugio per prendere confidenza con Cindy, prima di portarla con se in Toscana. Intimorito da telecamere e macchine fotografiche, al cane milionario sono serviti alcuni minuti per ambientarsi, ma poi ha iniziato a "cercare" Cindy dimostrando di apprezzare la sua nuova compagna di vita. Al punto che in dono le ha portato un collare d’oro del tutto simile a quello che indossa lui (con una grossa "G" come ciondolo) con tanto di pendente "C". Attraverso la Fondazione Günther e la Günther Rescue, gestite da Maurizio Mian e Carla Riccitelli, l’adozione ha portato in dono alcuni sacchi di mangime per i cani ospiti del "Baratieri", oltre ad una donazione in denaro per il rifugio arzaghese. Per l’occasione, poi, il brand Liu-Jo Pet, che ha inaugurato recentemente una linea di accessori dedicati agli animali e in particolare ai cani, ha donato alla coppia due collari della propria linea. Prima di una corsetta insieme nel recinto con tanto di laghetto che c’è nel cortile del rifugio, Günther VI ha apposto la firma con la sua zampa sul contratto di adozione, sottoscritto insieme al presidente di "Gaia Animali & Ambiente" Edgar Meyer.