Federconsumatori chiede la riduzione dell’IVA su veterinari e cibo

Scopriamo che cosa significa...
La crisi economica conseguente alla gestione della pandemia da coronavirus, in tutto il mondo e in Italia, potrebbe colpire pesantemente anche i padroni di animali domestici. Federconsumatori nelle scorse ore ha pubblicato una nota ufficiale in cui chiede la revisione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul cibo per gli animali per scongiurare il rischio che nel prossimo inverno le persone decidano di far pagare il costo più alto della crisi ai propri animali, sottraendogli le debite cure o impoverendone la dieta.
In un lungo comunicato Federconsumatori chiede ufficialmente l’IVA agevolata su prestazioni veterinarie e cibo per animali. Il carico fiscale viene considerato eccessivo per milioni di famiglie italiane con animali d’affezione, e la richiesta è estesa anche alla produzione primaria di alimenti di origine animale. Il Presidente Emilio Viafora sottoscrive la richiesta al Governo e al Parlamento per la riduzione dell’IVA al 10% “dalla prossima Legge di Bilancio”. Di seguito il testo del comunicato.
Anche Federconsumatori chiede al Governo e al Parlamento lo scaglione agevolato IVA del 10% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali da compagnia, entrambi gravati dal 22% dell’Imposta.
Il Presidente di Federconsumatori, Emilio Viafora, sottoscrive la lettera aperta al Governo e al Parlamento per una rimodulazione permanente dell’aliquota IVA, già dalla prossima Legge di Bilancio: “La salute e il benessere degli animali, d’affezione e da reddito, vanno sostenuti con interventi fiscali adeguati alla gravità storica di una fase di crisi e di impoverimento generale dei cittadini-consumatori”- dichiara Viafora.
La lettera aperta è stata promossa da ANMVI ed è firmata dalle principali sigle della Veterinaria, dell’Industria della salute e degli alimenti animali e da rappresentanze della società come Federanziani Senior Italia.
“Sono momenti cruciali per la programmazione economico-fiscale del Paese, anche alla luce del PNRR, il piano di resilienza e di ripresa italiano ribadito ieri dal Presidente Conte alle Camere”, fanno notare Viafora e il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi.
Il settore della salute, dell’alimentazione e del benessere animale è considerato essenziale durante la pandemia e funzionale ad assicurare la continuità della filiera alimentare, della salute degli animali allevati e della sicurezza degli alimenti. “Un’imposta così gravosa rappresenta il più rilevante dissuasore sociale al conseguimento dei nuovi obiettivi strategici – nazionali, europei e globali- del Next Generation EU per un approccio integrato Salute-Agricoltura-Ambiente”- concludono i vertici di ANMVI e FEDERCONSUMATORI.