Nyelete, la micia sottratta agli stregoni

Il suo nome vuol dire stella... Una storia commovente di superstizione e stregoneria
Questa storia arriva da lontano. Dal Mozambico per la precisione. E ha un lieto fine. La protagonista si chiama Nyelete che nella lingua locale significa stella. Chi ama i gatti è abituato a pensarli mentre giocano in giardino o in una casa, magari raggomitolati in qualche angolo del divano. Purtroppo però, anche qui da noi, senza andare troppo lontano, tradizioni primitive e barbare, resistono, fortemente radicate, nonostante i progressi della civiltà. Soprattutto laddove la scienza non è ancora arrivata a spiegare che i gatti sono piccole tigri dall'intelligenza finissima, con doti comunicative capaci di fare invidia a molti esseri umani, c'è ancora chi li associa alla stregoneria.

Quando è stata liberata dal coraggioso Mino, la piccola Nyelete, era in una gabbia nel retro di un casolare a qualche chilometro da Maputo, capitale dello stato africano, ad aspettare un destino terribile. di fianco a lei, tra scatole e tavolini, oggetti di culto, erbe, aglio, fiammiferi e altri oggetti che lasciano pensare a riti di una antica tradizione legata alla stregoneria. La sua unica "colpa"? Forse essere nera (a parte una simpatica macchia bianca sul collo). Oggi la piccola ha sette anni e vive in una bella famiglia. E' la compagna fedele di un bellissimo bambino di nome Marley. A raccontarci questa incredibile storia, per invogliarci a cresce culturalmente e migliorare, è stata Elisa L., mamma di Marley e stilista italiana che vive a Maputo dal 2007.