Neonati di... gatto. Che magico mondo

Uno studio ci porta in viaggio nel fantastico mondo dei cuccioli. Scopriamolo...
Come vivono i gattini appena nati? Uno studio americano lo racconta e vi riportiamo i tratti essenziali per portavi in viaggio nel tenero mondo dei primi giorni con i felini. Per localizzare la madre, probabilmente avvertono il calore generato dal suo corpo e la sua mobilità. Una volta che sono in contatto con lei, i cuccioli, che sono ancora ciechi e sordi, si affidano al loro fiuto e, probabilmente in maggior misura, alle sensazioni tattili, per localizzare i capezzoli. Generalmente la maggior parte dei gattini è in grado di succhiare entro una o due ore dalla nascita. Sono buffi e molto teneri, si spostano trascinandosi sulle zampe anteriori e "remando" con le deboli zampe posteriori. Mentre avanzano, muovono la testa a destra e sinistra e, quando finalmente arrivano al capezzolo, buttano indietro la testa e poi si slanciano in avanti con la bocca aperta, assicurandosi la presa, apparendo sempre... affamatissimi. E anche la mamma si da un gran da fare per loro: agevola il raggiungimento della regione mammaria da parte dei piccoli, sistemandosi in modo adeguato, li protegge e, più tardi, insegnerà loro a muoversi e cacciare.

ORGANIZZAZIONE FELINA
Anche la gerarchia ha una sua importanza nei primi giorni di vita. Dal secondo giorno, nella maggior parte delle cucciolate si stabilisce infatti un "ordine di poppata", che viene poi quasi sempre rispettato. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è sempre il gattino più grosso che si assicura il capezzolo migliore, per posizione e per produzione di latte. Una volta che sono state stabilite le precedenze, i gattini si servono della presenza dei fratelli accanto a loro per trovare la strada verso il "loro" capezzolo, anche se talvolta sono di ostacolo l'uno all'altro, piuttosto che di aiuto, nell'avanzamento verso le mammelle. Con le zampette anteriori i gattini massaggiano la regione mammaria della madre per sollecitare il flusso del latte, con un movimento tipico di "impasto". Questo movimento delle zampe è caratteristico dei gatti e persiste anche nell'età adulta. Probabilmente è di per sé piacevole, o riflette una situazione gratificante, come per esempio stare comodo e sicuro nel grembo del proprio padrone facendosi accarezzare dolcemente. Il periodo dell'allattamento dei gattini si può distinguere in tre stadi. Il primo stadio comprende le prime due settimane di vita, nelle quali è la madre che prende l'iniziativa di allattare i piccoli. Il secondo stadio comprende la terza settimana di vita, nella quale l'iniziativa è sia della madre sia dei piccoli. Nel terzo stadio (la quarta settimana), sono i gattini che prendono l'iniziativa. Probabilmente nelle prime fasi l'allattamento costituisce un momento di piacere tattile per la madre, Dalla terza settimana, man mano che i cuccioli crescono e le loro pretese diventano sempre più insistenti, la gatta incomincia a scoraggiare i tentativi di attaccarsi ai capezzoli per succhiare allontanandosi da loro. Le gatte adottano anche la tecnica di leccare energicamente i cuccioli impedendo così loro di succhiare. Il comportamento di "recupero" dei cuccioli di gatto è molto diverso da quello dei cani. La gatta recupera i suoi cuccioli in risposta a indizi Ilditivi, piuttosto che visivi: più un gattino emette vocalizzi, più facilmente la madre è in grado di raggiungerlo, Di solito madre solleva il piccolo prendendolo per la collottola, ma talvolta essa afferra tutta la pelle sul cranio o anche l'intera testa.