I cani possono imparare a riconoscere il Covid

Non si tratta di una bufala. Se correttamente addestrati possono farcela...

Secondo un recente studio francese che ha coinvolto 18 esemplari di cani, i nostri amici più fedeli sono in grado, grazie al loro olfatto particolarmente sensibile, di fiutare oltre alla presenza di stupefacenti, esplosivi, alcune patologie, tra le quali forme tumorali come alla prostata riscontrabile attraverso le urine del malato, diabete, epilessia, Parkinson. E anche il Covid 19. Il tenente colonnello veterinario Lorenzo Tidu, specializzato in Etologia applicata e benessere degli animali da compagnia del Centro militare veterinario di Grosseto conferma che i cani, opportunamente addestrati, potrebbero essere in grado di riconoscere anche i malati di Covid 19.

«Si parla molto spesso di volatiloma — spiega il colonnello Tidu —, cioè l’insieme dei composti organici volatili che organismi animali e umani possono emanare attraverso le ghiandole sudoripare eccrine ed apocrine e sebacee, per intenderci l’insieme dei composti liberati dalla cute dell’uomo che permette al cane di riconoscere, per esempio, una persona dall’altra. Questi composti, che possono essere rilevati dal cane e influenzati dal metabolismo interno dell’organismo che muta a seconda dalla presenza di alcune patologie. I cani vengono addestrati per riconoscere questi composti, così come avviene per il riconoscimento dei tumori alla prostata attraverso le urine del malato».