I padroni: «Non potevamo tornare senza di loro»
«Onorevole, le confermiamo che li prendono tutti:
3 in stiva, 9 in cabina. E anche un gatto in cabina». Alla fine cani e gatti torneranno in Italia con i loro padroni. Dovrebbe essere una storia a lieto fine quella che vede coinvolto un gruppo di italiani in Messico (circa 200 persone), che si è visto rifiutato sul volo del 20 maggio gli animali. La questione, sollevata dalla deputata Pd
Patrizia Prestipino, è arrivata all'Unità di Crisi della Farnesina che, appunto, ha fornito ampie garanzie sul rientro di padroni e animali. Un piccolo grande caso, perché gli animali sono «un punto di riferimento sociale, sono terapeutici, fanno parte della famiglia e non possono essere lasciati a terra», ha spiegato la stessa Prestipino. Nel gruppo ci sono piemontesi, emiliani e romani. La polemica è rimbalzata sui social, è intervenuto l'ad della compagnia area Neos (su pressing del sottosegretario ai Trasporti Salvatore Margiotta) per fornire ampie garanzie e adesso sembra che tutto sia risolto. «Sarebbe cosa buona e giusta che tutti gli italiani tornassero a casa con gli amici a 4 zampe: il volo è il 20 maggio, speriamo che non servano nuovi interventi», ha concluso la deputata. Alcuni gruppi Facebook di italiani a Cancun si sono attivati e hanno fatto sapere che la questione è in via di risoluzione. «Non potevamo tornare senza di loro», hanno raccontato, felici, i padroni.