Una sentenza che ha fatto parlare...
Pony come cane e gatto. A tale conclusione, scrive il
Sole 24 Ore, è giunto il
Tar di Lecce (con la sentenza 388/2018) annullando l’ordinanza del sindaco (prima emessa e poi sospesa) con la quale si rinnovava, nei confronti di un signore anziano che viveva in compagnia di un pony, l’ordine di allontanamento dell’equino a seguito di reclami da parte dei vicini per questioni igieniche, disponendone la collocazione in una idonea struttura in zona agricola fuori dalla città. Contro il provvedimento i familiari dell’anziano avevano mandato al Tar richiesta di revoca, accolta con conseguente annullamento del provvedimento impugnato. Per il Tar, infatti, la salvaguardia dei diritti dei vicini è tutelata dalle buone condizioni igieniche di detenzione del pony. Inoltre, il pony in questione è a tutti gli effetti un animale da compagnia per il proprietario che ha anche mostrato certificati che attestano i suoi miglioramenti di salute grazie al contatto con l'animale.