Niente paura, per tutto c'è una soluzione

Ecco come affrontare le più comuni problematiche che riguardano cani e gatti di casa!

Vivere con un animale domestico è un’esperienza ricca e costruttiva, per tanti aspetti emozionante. Ma gli animali non sono robot e qualche problema può verificarsi. Circa il 17% dei gatti presenti nelle case degli italiani, per esempio, non ama entrare e viaggiare nel trasportino e quasi il 20% saltuariamente sceglie posti alternativi alla lettiera per depositare i propri bisogni. Sempre tra le piccoli tigri sono frequenti i problemi di relazione con altri animali di casa. Per quanto riguarda i cani, invece, quasi il 40% dei proprietari si trova a dover fare i conti con la paura dei rumori forti e con una eccessiva tendenza ad abbaiare. Non solo. In Italia quasi la metà dei cani di famiglia non sopportano stare in casa da soli. Con l’aiuto di una professionista, la veterinaria esperta in comportamento Maria Chiara Catalani, cerchiamo di dare qualche buon suggerimento per la gestione delle 5 problematiche più comuni per cani e gatti!

Partiamo dal gatto...

1 Fa pipì fuori dalla cassetta

La pipì fuori posto, definita “eliminazione inappropriata”, è un problema diffuso tra i gatti d’appartamento, ancor più se convivono con altri mici. Spesso questo comportamento è espressione di un disagio ambientale o relazionale. Esclusa con il veterinario una malattia del tratto urinario, sono suggeriti diffusori di feromoni e serve prestare attenzione ad alcuni particolari.

Che cosa tenere d’occhio?

Una sola cassetta condivisa può creare screzi tra più gatti conviventi oppure essere sgradita perché si sporca più in fretta. Quando in casa c’è un solo gatto, invece, il disagio può essere dovuto alla collocazione della cassetta: poco appartata, difficile da raggiungere, sistemata accanto a elettrodomestici rumorosi e così via. Oppure può riguardare la scelta della sabbia che il gatto potrebbe non gradire.

2 Non tollera il trasportino

Per aiutare il micio la prima cosa da fare è pulire molto bene l’interno del trasportino per eliminare eventuali brutti ricordi olfattivi, quindi collocarlo in un punto tranquillo della casa gradito al gatto, con dentro un bel cuscino comodo. Ogni tanto potremo incoraggiare il micio a entrare, mettendoci dentro un gioco che ama o qualche snack appetitoso, lasciandolo libero di scegliere quando entrare e uscire, senza mai chiuderlo dentro. Dopo un po’ di tempo il trasportino diventerà un comodo rifugio che, di tanto in tanto, servirà per fare “un giretto”.

3 Conflittualità tra gatti di casa

Quando si presentano conflitti è necessario intervenire rapidamente per evitare che lo stress prenda il sopravvento e si presentino problemi di salute. In emergenza si può suddividere la casa in due parti in modo che ciascuno abbia propri spazi, cassettina, acqua e cibo (ben distanziati dalla lettiera) e giocattoli. I diffusori di feromoni abbassano lo stress e creano un ambiente più famigliare. Poi, però, è importante rivolgersi al veterinario esperto in comportamento che, valutando il caso specifico, aiuterà il gruppo a riunirsi.

4 Graffia il divano

Graffiare tappeti e mobili per il gatto è un’esigenza fisiologica. Non è solo “limarsi le unghie” ma è un modo per comunicare la propria presenza e delimitare zone significative come un luogo di relax o un passaggio importante; è una marcatura territoriale. Per non far rovinare l’arredamento è importante posizionare nei punti strategici tiragraffi in corda o cartone, tappetini in cocco intrecciato e utilizzare in diffusione i feromoni.

5 Non beve dalla ciotola dell’acqua

Molti gatti amano bere acqua corrente perché, si sa, sono esigenti e la freschezza è importante per loro. In generale il gatto non è un gran bevitore e può non sopportare l’acqua in ciotola.

Per farli felici possiamo prendere una fontanella che, creando un circolo continuo d’acqua, consente al gatto di averne sempre fresca e giocarci quando si annoia. Così potremo evitare zampettate nel lavandino del bagno o della cucina e faremo sicuramente felice il nostro amico.

Continuiamo con il cane...

1 Paura dei rumori forti

Molti cani soffrono di veri e propri attacchi di panico durante i temporali o i fuochi d’artificio. Questo accade perché i rumori già forti per noi, per loro sono ancora più intensi e spaventosi. È fondamentale considerare che un cane spaventato ha bisogno di aiuto, rassicurazioni, incoraggiamento e tutto ciò può trovarlo solo nella persona che ritiene un suo riferimento.

Che fare?

In presenza di rumori intensi è molto importante, prima di tutto, attenuare quanto più possibile la percezione quindi rientrare in casa se si è fuori, chiudere le finestre e le tapparelle, accendere musica o tv in sottofondo e chiamare il cane accanto a sé, rassicurandolo e aiutandolo a cogliere la nostra serenità, magari con una coccola o proponendogli un giocattolo. Inoltre, si potrà chiedere al veterinario un prodotto naturale di supporto.

2 Vuole sempre uscire in passeggiata

I cani amano molto muoversi, esplorare, incontrare altri cani, uscire in passeggiata. Per alcuni, tuttavia, non è solo una questione di piacere ma un vero e proprio bisogno fisico e psicologico. La vita in casa è molto noiosa per un cane, ancor più se costretto a trascorrere ogni giorno ore da solo ed è normale che la richiesta di uscite sia maggiore in cani giovani, di razze per natura più attive e vivaci.

Che fare se la richiesta si fa eccessiva

Per prima cosa bisogna verificare che non ci sia un problema nella qualità delle uscite. Una bella e lunga passeggiata ogni giorno è sicuramente ciò che occorre ad un cane insistente nelle richieste di passeggio. Meglio se intervallata da una sana corsa in libertà, qualche gioco con amici cani, una caccia al tesoro e tanto buon profumo di erba e terra! Solo così potremo gratificarlo e convincerlo ad accontentarsi di un rapido giretto-pipì per le altre uscite della giornata.

3 Non ama stare al guinzaglio

Qualcuno dice che il guinzaglio dovrebbe rappresentare il “tenersi per mano”, non un mezzo di contenimento ma uno strumento di sicurezza. É proprio così che dovremmo imparare a usarlo per farlo piacere al cane. Talvolta però lo si usa con impazienza, strattonando, contenendo, frenando il cane a ogni tentativo di annusare o interagire con altri cani. Così ci si trova ad avere un cane che fa di tutto per evitarlo, si divincola o tira a più non posso per allontanarsi da noi.

Qualche buona strategia

Mettiamogli una pettorina, più confortevole e comoda, prendiamo una lunga corda da utilizzare esclusivamente in un ampio parco senza rischi e lasciamo al cane spazio e corda, richiamandolo solo per un complimento, per proporgli un gioco o regalargli uno snack. In questo modo cambierà idea e anche quando gli chiederemo di camminare al nostro fianco su un marciapiede, legato in sicurezza con un normale guinzaglio, potrà assecondarci e sarà più tranquillo, in attesa della prossima scorrazzata.

4 A casa abbaia troppo

Esistono cani che per natura si assumono il ruolo delle sentinelle e segnalano scrupolosamente al gruppo ciò che ritengono allarmante: in natura, ma anche in famiglia, per loro è importante che ci sia qualcuno che tiene d’occhio e protegge. Questo diventa un problema però quando si vive in un condominio. Ciò che possiamo fare, in questi casi, è aiutare il cane a occuparsi di altro mentre siamo con lui, distogliendo così la sua attenzione rispetto a ciò che accade fuori dalla porta.

Come? Ecco qualche idea

Possiamo sistemare il suo cuscino preferito lontano dalla porta, chiamarlo in un’altra stanza negli orari più movimentati, coinvolgendolo in un gioco che ama. In sostanza dovremo scegliere il modo migliore per farlo sentire esonerato dal ruolo di sentinella. Così, il cane potrà vivere le sue giornate in relax e noi non rischieremo lamentele dai nostri vicini di casa.

5 Soffre a stare in casa da solo

Tra i problemi più spesso lamentati da chi adotta un cane c’è la difficoltà di lasciarlo in casa da solo: abbai, ululati, danni al mobilio e molto altro. La situazione è peggiorata con i lockdoown dopo i quali, ancora di più, per un cane non è semplice sopportare il distacco dal proprietario. Se il cane manifesta sintomi ansiosi quando ci accingiamo a uscire ci sta segnalando un profondo disagio così come fa con i cosiddetti “dispetti” che sono, di fatto, il suo modo di cercare di calmarsi.

Come comportarsi?

In questi casi non esiste una “ricetta” che esuli da altre considerazioni sul cane e il suo stile di vita, è importante farsi aiutare da un veterinario comportamentalista e, nel frattempo, supportare il cane con i feromoni materni, evitando di punirlo e aiutandolo a conquistare gradualmente autonomia mentre siamo tranquilli in casa. In questo modo, piano piano, saprà aspettarci restando calmo e potrà sopportare anche qualche noiosa ora per la nostra assenza da casa.

Con la consulenza di Maria Chiara Catalani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e IAA e Presidente SISCA (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale).