Ripartenza senza stress per il cane e il gatto
In vista della riapertura, serve prepararsi in anticipo, con gradualità e farsi aiutare dai feromoni per evitare il disagio dovuto al distacco dai familiari.Con il ritorno alla vita lavorativa che inizia a profilarsi per molti, cani e gatti di casa vedranno di nuovo i “genitori umani” allontanarsi, magari a singhiozzo, con lunghe giornate fuori e poi di giorni a casa, per chi alternerà smart working a lavoro in sede. Nuovi cambiamenti che rischiano di creare stress e ansia negli animali d’affezione. “I nostri animali hanno capito benissimo che la routine è cambiata, e forse non c’è nemmeno una vera routine. La casa ora è sempre occupata, la famiglia è sempre presente e questo ha scombussolato la vita dei pet in positivo, con tante coccole, giochi e passeggiate, ma anche in negativo, con riduzione degli spazi per la tranquillità e il riposo, aumento del rumore, eccesso di stimoli e con la percezione dello stress e della agitazione degli umani di casa” osserva la dottoressa Chiara Passalacqua, Veterinario Esperto in Comportamento e Vice Presidente di S.I.S.C.A (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale). Con il ritorno alle attività lavorative, una nuova fonte di disorientamento e dunque disagio e stress è in arrivo per i cani, ma anche gatti di casa.
Meglio, quindi, giocare d’anticipo e iniziare da subito a preparare tutti i membri della famiglia alla ripartenza. Serve creare un passaggio graduale mettendo in atto alcuni importanti accorgimenti.
Ecco come:
Mantenere o creare nuove abitudini che poi potranno rimanere anche dopo la ripresa del lavoro. Si parla di piccole cose, a cui però i cani fanno molta attenzione, come il fatto di prepararsi, vestirsi e scandire almeno alcuni orari con sequenze “rituali” dà un segnale di routine e normalità. “E’ consigliabile creare delle situazioni di gioco in un orario specifico e con delle modalità che potranno poi essere mantenute anche dopo il rientro al lavoro, per esempio piccoli giochi olfattivi (nascondere crocchette che già conosce) verso le 18:30 o 19:00 che si potranno proporre anche successivamente” suggerisce l’esperta.
Allenare al distacco. Creare situazioni di saluto e allontanamento dal cane: per esempio, prendere la giacca, le chiavi e salutarlo prima di uscire di casa anche solo per portare fuori la spazzatura, infatti, mentre la durata temporale dell’assenza non viene chiaramente percepita, i segnali sono importanti.
Adeguare le passeggiate. Iniziare al più presto a portare il numero, durata e orari di passeggiata gradualmente sempre più vicini a quanto accadrà poi una volta rientrati al lavoro in modo che si stabilisca una routine.
Ri-abituarli a stare da soli. Creare, o ricreare, un ambiente in casa dove il cane possa sempre trovare silenzio, tranquillità e dormire o riposare indisturbato. Lo si può identificare chiaramente con la sua copertina e giochi e premiarlo quando vi si reca, l’abitudine a trovare conforto in questo luogo di rassicurazione resterà anche quando la famiglia sarà assente.
Utilizzare i feromoni. I feromoni, messaggi naturali di rassicurazione che cani e gatti rilasciano in natura, sono disponibili sia sotto forma di diffusore per ambiente che di collare per cani. In questo momento di indubbio stress collettivo sono un enorme aiuto per i pet poiché li aiutano a raggiungere uno stato di benessere ed appagamento. L’ideale è iniziare a diffonderli nell’ambiente durante la fase di isolamento e mantenerli durante tutta la prossima fase di graduale ritorno alle attività lavorative ed alla normalità. Questo consentirà ai nostri animali di affrontare meglio entrambe le fasi ed un miglior ritorno …al futuro!
Attenzione alle emozioni! Cani e gatti leggono molto chiaramente le emozioni dei loro umani di riferimento e colgono ansia, rabbia, angoscia senza saperle però “gestire”. Per questo, meglio usare sempre toni calmi e rassicuranti, cercando un equilibrio tra il troppo ed il troppo poco per quanto riguarda i momenti insieme.
Anche una volta che – tornando dal lavoro – il cane farà le feste, è sempre bene salutarlo in maniera tranquilla senza concedersi troppa emotività.