Siberian Husky, il principe della neve
Elegante nella forma e nel manto, è facile lasciarsi conquistare dai suoi splendidi occhi. Ma il mitico cane da slitta dei cercatori d’oro non è solo bello, è uno sportivone sempre in cerca di compagnia e di movimento!Considerato il più leggero e veloce dei cani da tiro nordici, i suoi progenitori erano soggetti di razza pura già centinaia di anni or sono: furono selezionati come cani da slitta da un popolo seminomade della Siberia nord-orientale, i Chukchis, attraverso severissimi incroci sia a livello morfologico sia caratterialmente. Nel 1909, epoca della “febbre dell’oro”, l’husky fu importato in Alaska dove, grazie alle sue doti straordinarie, s’impose in una delle celebri corse di slitte. Il primo standard fu redatto solo nel 1930 e otto anni dopo fu fondato il Siberian Husky Club of America. Nel 1950 la razza fu introdotta anche in Europa ma la Federazione Cinologica Internazionale (Fci) la riconobbe ufficialmente solo nel 1966.
Siberian Husky, il carattere
In Italia i primi esemplari si diffusero intorno alla metà degli anni Settanta. Di carattere estremamente socievole, tranquillo e non mordace, il siberian husky è delicato e affettuoso con i bambini e si dimostra un compagno ideale per tutta la famiglia. Cane d’indubbia intelligenza, è sempre desideroso di compiacere il padrone ma al tempo stesso conserva uno spirito estremamente indipendente. L’husky è un cane nato per correre e vivere all’aria aperta. Tuttavia non soffre la vita in appartamento, a patto che lo si porti spesso a fare delle belle e lunghe passeggiate. Il suo istinto predatorio, inoltre, è sempre pronto a risvegliarsi: è solitamente amichevole con le persone e con gli altri cani ma piccoli animali da compagnia, come gatti o criceti, potrebbero rimanere facilmente vittime del suo innato istinto di cacciatore. Sconsigliabile anche pensare di utilizzarlo come cane da guardia, in quanto privo del necessario senso della proprietà e non abbastanza diffidente nei confronti degli estranei per essere un buon guardiano.
Siberian Husky, l'importanza del branco
Ricordiamoci sempre che l’husky è un animale da branco per vocazione. Quindi è necessario riproporre la figura di un capobranco indiscusso all’interno del gruppo in cui il cane vive. L’identificazione dell’autorità di capobranco nella figura del padrone, infatti, è la condizione fondamentale per allevare un cane disciplinato ed equilibrato. Per creare questo tipo di rapporto il padrone dovrà mantenere un atteggiamento estremamente coerente. In particolare, punizioni e premi andranno somministrati contestualmente alle azioni del cane. Sgridarlo anche solo con cinque minuti di ritardo impedirebbe al cane di collegare gli avvenimenti e risulterebbe controproducente: l’husky è un cane molto critico nei confronti del proprio capobranco e potrebbe facilmente perdere la fiducia nel suo padrone. Sempre per questa sua spiccata inclinazione “sociale”, tollera poco la solitudine e ha bisogno di compagni di gioco e di una costante attenzione.
La sua vocazione alla corsa fa sì che le attività sportive praticabili in compagnia del siberian husky siano numerose: dog trekking, dog bike, kart su erba e altre. Ma la più celebre e tradizionale è lo sleddog, cioè la corsa su slitte trainate da mute di cani. Questa disciplina, da cui storicamente trae origine ogni altro sport che utilizzi dei cani da tiro, è nata dalle necessità di spostarsi nei territori artici. Si può praticare con un numero minimo di due cani fino a un massimo pressoché illimitato.