Susanna Tamaro adotta il cane Pongo

"Era da sette anni in canile, ora perfettamente a suo agio su qualsiasi divano"
"Ricordate le prime due pagine di 'Va’ dove ti porta il cuore', quando la nipote riesce ad ottenere dalla nonna il permesso di avere un cane? “Come saprò qual è proprio il mio" si chiede davanti alle gabbie. Questo passaggio mi è tornato in mente quando nell’ultimo mese ho iniziato a frequentare il canile di Orvieto per trovare un cane che riempisse il vuoto lasciato da Tobia". Inizia così, scrive Lazampa.it, il lungo messaggio pubblicato su Facebook con cui la scrittrice Susanna Tamaro annuncia di aver adottato il cane Pongo.

Una decisione che è arrivata circa due mesi dopo la morte del suo adorato Tobia, venuto meno "in mondo improvviso, a causa di una malattia veloce e devastante". E così Tamaro ha deciso, in questi giorni, di aprire le porte di casa a un nuovo quattrozampe, preso sempre in canile, rivivendo l'esperienza di chi ci entra ogni volta: "Arrivare in un luogo dove decine e decine e decine di cani abbaiano furiosamente con la speranza di attirare l’attenzione è piuttosto spiazzante, ed è questa la ragione per cui molte persone rinunciano ad andarci. “Li prenderei tutti" dicono e così alla fine non ne prendono nessuno".
 
Ma la scrittrice sa che dentro ogni box c'è una storia, c'è un cane con un passato che ne determina il presente e condiziona il futuro.  Prendere un cane diventa un passo importante e lei stessa inizia a pensare di poter dare un contributo importante a chi vuole fare questo passo: "Dato che il mio primo cane abbandonato l’ho adottato a dieci anni, ho cinquantasei anni di esperienza sul campo. Esperienza che mi piacerebbe condividere con voi in varie puntate - racconta la scrittrice". Intanto comincerò con il dire che non è questione di una mattinata. Bisogna prendere diverso tempo e usare tutta la pazienza che si dedica alle scelte importanti. Il primo giorno, di solito, lo faccio soffermandomi davanti a tutti i box scartando chi, per dimensione, non sarei in grado di gestire. Una volta tornata a casa aspetto che mi tornino in mente gli sguardi che più mi hanno colpito. La prima selezione, infatti, è da sguardo a sguardo, cioè da anima ad anima".

E una volta che questo incontro di sguardi e anime avviene, è difficile fare un passo indietro e arriva quella scelta tanto importante quanto profonda: "Volete sapere intanto chi è stato il prescelto? Eccolo qua, Pongo, indefinito mix caccia, da sette anni in canile ma, dopo una settimana, perfettamente a suo agio su qualsiasi divano" . Un cane con cui condividerà nuove emozioni come è stato per gli altri cani. Nuove esperienze che la scrittrice, nella chiusura del post, inizia a pensare sia giunto il momento di mettere nero su bianco e condividere con i sui lettori: "Scrivendo mi sono resa conto di una cosa strana che, sebbene i cani siano una delle grandi passioni della mia vita, a parte il Buck di Va’ dove ti porta il cuore, nei miei libri non ho mai dedicato grande spazio a loro. Sarà ora di farlo?".