Luca Toni, il seguito del caso

Lo sfogo dell'ex attaccante: "Nel 2024 è una follia"
“Ho ricevuto più chiamate in questo lunedì che dopo i Mondiali vinti in Germania…". Luca Toni stempera i toni con una battuta, ma è ancora incredulo per quanto gli è accaduto domenica all’ingresso del circolo Onde Chiare di Reggio Emilia.

L’ex attaccante, campione del Mondo nel 2006, con l’Italia di Lippi domenica ha postato una storia su Instagram per denunciare il divieto di ingresso imposto al suo cane, un golden retriever di nome Stella (come la frazione di Serramazzoni, comune dell’Appennino modenese, di cui è originario), dalla direzione del circolo di viale Settembrini. 

Toni era al seguito del figlio Leonardo, 10 anni, impegnato nei campi dell’impianto in un torneo con la maglia del Sassuolo. Ma per poter seguire le gare di Toni junior l’ex bomber ha dovuto circumnavigare la recinzione del circolo, perché con Stella al guinzaglio non era possibile varcare la soglia d’ingresso. Un episodio che ha presto fatto il giro del web.